Patologie del piede

Il piede alla radice della salute

Le patologie più comuni che colpiscono i nostri piedi, soluzioni e rimedi.

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Dolore al piede

e alle gambe

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Soluzione tecnica

ortopedica

il piede alla radice della salute

I dolori ai piedi e alle gambe sono spesso causati da più fattori, cedimenti articolari, debolezza muscolare, piccole medie o grandi deformazioni scheletriche sono spesso la causa più frequente dei dolori al piede.  Disturbi della circolazione, della sensibilità, problemi della cute e alle unghie impediscono una corretta mobilità causandone a cascata problemi di vario tipo all'apparato locomotore.

Attendere che un dolore o un disturbo passi da solo spesso non é la soluzione più saggia.



      Alluce valgo

  • Cos'é l'alluce valgo?

    Quando il primo metatarso devia dalla sua posizione originale, si ha ciò che viene chiamato alluce valgo, un problema fastidioso e molto doloroso.

  • Alluce valgo cause

    Ad esserne soggette sono soprattutto le donne. La diffusione è infatti 10 volte maggiore rispetto a quella riscontrata negli uomini. Ma esistono alluce valgo rimedi naturali per alleviarne la sintomatologia dolorosa.


    Caratteri ereditari e predisposizioni genetiche possono aumentare i possibili fattori di rischio.



    Ma le malformazioni e le patologie plantari sono in genere provocate dall’indossare calzature errate e da una cattiva postura.


    Camminare imprimendo più peso sulla parte anteriore della pianta, può infatti provocare questo problema. Ma anche scarpe a punta con un tacco superiore ai 4-5 cm spesso contribuiscono al sorgere di questo problema.

  • Alluce valgo sintomi

    La cipolla, ovvero la borsite che si crea alla base dell’osso, è uno dei sintomi più evidenti dell’alluce valgo. Oltre ad un discorso meramente estetico, può apportare dolore, specie ma non soltanto, quando si indossano le scarpe.


    Scarpe strette possono favorire l’insorgere dell’infiammazione, trasformando la normale morfologia del piede con una deformazione laterale del primo dito.



  • Alluce valgo rimedi naturali

    Gli esercizi da fare

    Per provare a correggere il problema, si può arrivare a compiere alcuni esercizi che rafforzano l’articolazione. Camminare a piedi nudi ad esempio, sembra essere un vero toccasana.

    L’azione stimola la mobilità di muscoli e legamenti del piede, che a furia di rimanere immobili nelle scarpe, s’indeboliscono.

    Provate a stendere e flettere le dita oppure usate i piedi per raccogliere dei piccoli oggetti.

    Far scorrere un bastone o rotolare una pallina da tennis sotto la pianta, può favorire la circolazione sanguigna. Mentre per migliorarne la flessibilità, ma anche per prevenire la comparsa dell’alluce valgo, provate a:

    Flettere ed estendere le dita dei piedi, imprimendo il vostro peso sulla punta. Anche in posizione seduta.

    Allungare e piegare le dita dei piedi, stendendo la gamba in avanti.

    Utilizzare le dita dei piedi in modo prensile. Per sollevare un fazzoletto o una pallina.

  • Soluzioni tecniche

    Affidarsi ad un centro tecnico di eccellenza,  aiuta a trovare una soluzione che migliori l'appoggio del piede decomprimento l'articolazione interessata. Applicando un plantare ortopedico e seguire le indicazioni sulla corretta calzatura, o modificare la sua scarpa al volume del piede aiuta  in podo significativo il disturbo Non esiti a contattarci.



      Tallonite 

  • Cos’è la tallonite?

    La tallonite o talalgia indica una condizione dolorosa che può affliggere il tallone a causa di un’infiammazione localizzata all’altezza del calcagno.


    Essa colpisce soprattutto gli sportivi, che sollecitano particolarmente questa parte del corpo durante le prestazioni agonistiche, provocando dei microtraumi al tallone: in questo caso  si parla di tallonite dello sportivo.


    E’ diventata una patologia assai frequente specialmente negli ultimi anni in diversi sport professionistici dove gli atleti, sempre più sviluppati dal punto di vista muscolare, sovente sottopongono il piede a sollecitazioni funzionali estreme.

  • Tallonite cause

    Le cause

    Va però detto che tutti possono subire un infortunio a carico di questa zona, in particolare in presenza di fattori predisponenti come un’errata scelta delle calzature. Spesso capita infatti di trovare in commercio scarpe da ginnastica non sempre idonee ad una corretta distribuzione del carico sul piede, che possono favorire l’insorgere di questo problema.


    A volte questo problema può riguardare anche donne che indossano frequentemente scarpe con tacco alto , il disturbo o dolore  spesso si risolve  semplicemente cambiando le calzature.


    Altre cause possono risiedere in alterazioni posturali oppure patologie individuali, come artrite oppure malattie metaboliche (come la gotta) e reumatiche. Analogamente, essere sovrappeso può essere un fattore che favorisce l’insorgere della tallonite.

  • Tallonite sintomi

    I dolori per questo disturbo sono localizzati al tallone nella parte plantare . Si presentano più frequentemente monolaterale per poi interessare anche il piede controlaterale. I dolori si avvertono  a seguito di uno sforzo maggiore.

    Durante la giornata il dolore  é più intenso alle prime ore del mattino , alla sera o dopo una piccola sessione di riposo statico.


  • Tallonite rimedi naturali

    Rimedi naturali per la tallonite

    Passando ai veri e propri rimedi naturali, che possono risultare utili per alleviare la condizione dolorosa durante il periodo di recupero, si possono utilizzare  diversi accorgimenti:


    Ghiaccio. Applicare la borsa del ghiaccio per ridurre eventuale gonfiore e calmare il dolore, ma solo all’inizio

    Creme: localmente si possono applicare un gel a base di arnica e la tintura madre di artiglio del diavolo. Sono da usare nei giorni immediatamente successivi al’infortunio per lenire il dolore.

    fitoterapia: l’estratto di salice bianco, garantisce un’azione analgesica grazie alla salicina.

    medicine dolci: alcune sedute di riflessologia plantare e di digitopressione sono utili per risolvere il dolore.

    integratori: anche ingerire del cloruro di magnesio con fermenti lattici, e del potassio aiutano a diminuire il dolore.

    pediluvio: alla sera si possono fare pediluvi con sale di Epsom.

    ginnastica dolce. Sono consigliati esercizi di stretching legati alla stimolazione della pianta del piede, preceduti magari da una breve passeggiata. Ideali anche terapie fisiche come i massaggi.

    supporti ortopedici e gambaletti. Anche l’adozione di gambaletti rigidi e tutori notturni può essere utile per curare la tallonite. Qualora il dolore fosse molto intenso, per diminuire il carico sui piedi, può essere consigliato il ricorso alle stampelle.li esercizi da fare

    Per provare a correggere il problema, si può arrivare a compiere alcuni esercizi che rafforzano l’articolazione. Camminare a piedi nudi ad esempio, sembra essere un vero toccasana.

    L’azione stimola la mobilità di muscoli e legamenti del piede, che a furia di rimanere immobili nelle scarpe, s’indeboliscono.

    Provate a stendere e flettere le dita oppure usate i piedi per raccogliere dei piccoli oggetti.

    Far scorrere un bastone o rotolare una pallina da tennis sotto la pianta, può favorire la circolazione sanguigna. Mentre per migliorarne la flessibilità, ma anche per prevenire la comparsa dell’alluce valgo, provate a:

    Flettere ed estendere le dita dei piedi, imprimendo il vostro peso sulla punta. Anche in posizione seduta.

    Allungare e piegare le dita dei piedi, stendendo la gamba in avanti.

    Utilizzare le dita dei piedi in modo prensile. Per sollevare un fazzoletto o una pallina.

  • Tallonite nei bambini

    La tallonite nei bambini

    Nei bambini questo problema può riguardare un problema di crescita, chiamato anche malattia di Sever, ed è piuttosto frequente, specie tra gli 8 e i 12 anni. 

    Nei bambini infatti alcune volte le ossa crescono più velocemente di muscoli e tendini ed il calcagno ad essere sollecitato e ad infiammarsi.


    Spesso è legata ad un modo di camminare sbagliato o a scarpe inadatte, ed è frequente in chi pratica il calcio, o sport dove l'impatto al suolo con il calcaneo é frequente.

    Si presenta con dolore del calcagno o di uno dei due lati del tallone, verso il tendine di Achille.

  • Soluzioni tecniche

    Affidarsi ad un centro tecnico di eccellenza,  aiuta a trovare una soluzione che migliori l'appoggio del piede decomprimento l'area interessata. 

    Per questa problematica abbiamo studiato un plantare che decomprime la parte sollecitata e migliora l'allungamenti dei muscoli dei fasci plantari  interessati all'infiammazione

    Applicando un plantare ortopedico e seguire le indicazioni sulla corretta calzatura, o modificare la sua scarpa al volume del piede aiuta  in podo significativo il disturbo Non esiti a contattarci.



      Fascite plantare

  • Che cos'è la fascite plantare?

    La fascite plantare è la più comune causa di dolore calcaneare (tallonite). Si manifesta soprattutto tra gli sportivi ed è causata dalla ripetizione continua di eccessivi sovraccarichi a livello podalico.

    Per capire bene le cause d'origine e i trattamenti più utili per curare la fascite plantare, bisogna innanzitutto dare un rapido sguardo all'anatomia del piede.

    Legamento Arcuato

    Il legamento arcuato (o aponeurosi plantare) è una robusta fascia fibrosa che unisce la zona plantare interna del calcagno con la base delle dita. Questo legamento gioca un ruolo molto importante nella trasmissione del peso corporeo al piede durante la deambulazione e la corsa.


    In particolare, quando il piede si eleva sulle punte staccando il tallone dal suolo (gesto tipico della corsa e del salto) l'aponeurosi plantare subisce una distensione.



  • Le cause della fascite plantare

    Perché si manifesta la Fascite Plantare?

    La fascite plantare può insorgere a causa di innumerevoli fattori, spesso combinati tra loro; piedi piatti o cavi, scarpe inadeguate (troppo larghe o troppo strette, troppo morbide o troppo rigide), sovrappeso, obesità, allenamenti inadeguati e contrattura o debolezza di alcuni muscoli della gamba come il polpaccio, il peroneo, il tibiale posteriore e gli estensori delle dita del piede.


  • Con quali Sintomi si manifesta la Fascite Plantare?

    Con quali Sintomi si manifesta la Fascite Plantare?

    Quando un paziente soffre di fascite plantare il tessuto connettivo che forma la volta plantare si sfibra degenerando ed infiammandosi. Entrambe queste anomalie possono rendere piuttosto dolorose attività comuni come fare la spesa o le scale.

    Il sintomo principale della fascite plantare è proprio il dolore, spesso più severo al risveglio e localizzato nella parte interna del tallone. Dopo questa prima fitta il dolore tende a diminuire piuttosto rapidamente per poi ricomparire dopo una lunga passeggiata o al termine della giornata (nei casi più gravi).

    Nello sport il dolore insorge solitamente nelle fasi di riscaldamento iniziale per poi scomparire mano a mano che l'allenamento prosegue. In ambito sportivo sono particolarmente a rischio i corridori di fondo, i saltatori ed i giocatori di calcio.

  • Fascite plantare cura

    È molto importante sospendere gli allenamenti alle prime avvisaglie della fascite plantare: ignorare il dolore continuando ad allenarsi o sopprimendolo con farmaci specifici, favorisce infatti la cronicizzazione della patologia complicandone notevolmente il trattamento. Se il dolore è particolarmente intenso ed accentuato dal carico il soggetto non deve esitare ad utilizzare delle stampelle per scaricare completamente il piede dolente.

    Ghiaccio è particolarmente utile quando insorgono fitte dolorose poiché favorisce l'attenuazione di alcuni dei sintomi tipici della fascite plantare come il dolore al tallone. A tal proposito si consiglia di collocare un sacchetto di ghiaccio o una bottiglietta di acqua ghiacciata al di sotto del proprio tallone per circa 15 minuti tre o quattro volte al giorno.

    Esercizi di Allungamento

    Lo stretching aiuta a distendere i tessuti che circondano il calcagno, favorendo la guarigione dalla fascite plantare.

  • Soluzioni tecniche

    Affidarsi ad un centro tecnico di eccellenza,  aiuta a trovare una soluzione che migliori l'appoggio del piede decomprimento il comparto muscolo tendineo interessato. Applicando un plantare ortopedico e seguire le indicazioni sulla corretta calzatura con suola ammortizzante.

    Inserti in Noene aiutano a diminuire l'impatto d'utro al suolo.



  Sperone calcaneare

  • Cos'è la spina calcaneare?

    La spina calcaneare è un osteofita localizzato a livello del calcagno.

    Gli osteofiti sono piccoli speroni ossei, simili a una spina di rosa, a un becco o a un artiglio, che si formano lungo i margini articolari di ossa sottoposte a processi erosivi e irritativi dal carattere cronico.


    TIPI DI SPINA CALCANEARE

    Esistono due tipologie principali di spina calcaneare: la spina calcaneare inferiore e la spina calcaneare posteriore. Come si può intuire dai nomi delle due tipologie, l'elemento che distingue le due condizioni è la localizzazione dell'osteofita sul calcagno.

    a tallonite o talalgia indica una condizione dolorosa che può affliggere il tallone a causa di un’infiammazione localizzata all’altezza del calcagno.


    Essa colpisce soprattutto gli sportivi, che sollecitano particolarmente questa parte del corpo durante le prestazioni agonistiche, provocando dei microtraumi al tallone: in questo caso  si parla di tallonite dello sportivo.


    E’ diventata una patologia assai frequente specialmente negli ultimi anni in diversi sport professionistici dove gli atleti, sempre più sviluppati dal punto di vista muscolare, sovente sottopongono il piede a sollecitazioni funzionali estreme.

  • cause dello sperone o spina calcaneare

    Le cause e fattore di rischio

    Tra i fattori di rischio della spina calcaneare, rientrano:

    Camminare con un'andatura anomala, la quale comporta un eccessivo stress per il calcagno, i legamenti situati in prossimità del calcagno e/o i nervi che decorrono vicino all'osso calcaneare;

    Correre o fare jogging su superficie molto dure; indossare scarpe inadatte, specie quelle che comportano una modificazione eccessiva dell'arco plantare; essere in sovrappeso o soffrire di obesità.

    Poiché la spina calcaneare è spesso associata alla fascite plantare, vale la pena ricordare i fattori di rischio di questa seconda condizione:

    Età avanzata. L'invecchiamento comporta una riduzione della flessibilità della fascia plantare e un assottigliamento del cuscinetto adiposo situato inferiormente al calcagno;

    Trascorrere molte ore del giorno in piedi;

    Attività fisica inadeguata (es: eccesso di allenamento, riscaldamento inadeguato ecc);

    Soffrire di piede piatto o piede cavo.

  • Sperone sintomi

    Sintomi Spina Calcaneare


    La spina calcaneare può essere asintomatica – ossia non causa alcun disturbo – oppure sintomatica.

    Quando è sintomatica, le manifestazioni cliniche più comuni consistono  nel dolore intermittente o cronico durante la camminata, il jogging o le attività di corsa veloce. Nei casi più gravi il dolore compare anche stando in piedi tante ore consecutive; senso di indolenzimento a livello dei tessuti che circondano la spina calcaneare; senso di dolore a carico dei tessuti che risiedono attorno alla spina calcaneare.


  • Spina calcaneare trattamento naturale

    Trattamento

    Il trattamento della spina calcaneare dipende dalla presenza o meno della sintomatologia e può prevedere una terapia conservativa (o non-chirurgica) oppure una terapia chirurgica. In genere, il ricorso alla terapia conservativa rappresenta la scelta terapeutica di prima linea. Il ricorso alla pratica chirurgica, infatti, avviene solo quando le cure conservative non hanno fornito i risultati sperati e la sintomatologia è ancora in atto.In assenza di sintomi, la spina calcaneare non richiede alcun tipo di trattamento.


    TERAPIA CONSERVATIVA

    La terapia conservativa non permette di eliminare la spina calcaneare, ma garantisce comunque ottimi risultati contro la sintomatologia dolorosa.


  • Soluzioni tecniche

    Affidarsi ad un centro tecnico di eccellenza,  aiuta a trovare una soluzione che migliori l'appoggio del piede decomprimento l'area interessata. 

    Per questa problematica abbiamo studiato un plantare che decomprime la parte sollecitata e migliora l'allungamenti dei muscoli dei fasci plantari  interessati all'infiammazione

    Applicando un plantare ortopedico e seguire le indicazioni sulla corretta calzatura, o modificare la sua scarpa inserendo un tacco ammortizzatore, aiuta molto  ad alleggerire il carico.



      Metatarsalgia

  • Che cos'è la metatarsalgia?

    Generalità

    La metatarsalgia è un disturbo del piede, caratterizzato da una sensazione dolorosa in corrispondenza delle ossa metatarsali area dietro le dita  due  tre e quattro nella parte plantare (che nel loro insieme formano il cosiddetto avampiede).

    A scatenarne la comparsa, di solito, interviene un insieme di fattori, i quali, se presi singolarmente, difficilmente provocherebbero la stessa sintomatologia dolorosa.

    La diagnosi di metatarsalgia richiede un accurato esame obiettivo e un'attenta analisi della storia clinica del paziente. In base al risultato delle ricerche diagnostiche, è possibile stabilire la terapia conservativa più appropriata. Il trattamento chirurgico è una possibilità assai remota, che viene praticata solo in casi davvero molto gravi.


  • Le cause della metatarsalgia

    Solo di rado, la metatarsalgia è dovuta a un unico motivo. Nella maggior parte dei casi, infatti, è il risultato multifattoriale, talvolta anche molto diverse tra loro.

    Piede cavo

    Un piede cavo presenta un'arcata plantare molto accentuata, che impedisce l'appoggio con la parte intermedia del piede. Ciò comporta, a lungo andare, una cattiva distribuzione del peso corporeo (il quale si concentra su calcagno e parte anteriore del piede) e una modificazione della posizione delle ossa metatarsali.

    Allenamento o attività fisica molto intensa. Tendono a soffrire di metatarsalgia gli sportivi di medio-alto livello, che si allenano quotidianamente. Le attività sportive più a rischio sono il podismo, il tennis, la pallacanestro, il calcio e il baseball, in quanto sono tutti sport che prevedono tanta corsa, l'uso di calzature particolari e, infine, l'impatto continuo su una superficie dura o sconnessa.

    Per un atleta amatore, i pericoli sono inferiori, tuttavia possono subentrare più facilmente altri fattori favorenti (per esempio il sovrappeso).

    Alcune deformità dei piedi congenite o acquisite. Il piede cavo, le dita a martello e l'alluce valgo sono i principali difetti dei piedi che concorrono alla comparsa della metatarsalgia.

     Sovrappeso e obesità. Il peso corporeo in eccesso delle persone obese o in sovrappeso si ripercuote, per effetto della gravità, sugli arti inferiori. Ciò comporta uno stress maggiore ai danni di ginocchia, caviglie e piedi, e un'aumentata predisposizione a tutti i tipi di infortuni, metatarsalgia compresa.

    Indossare determinati tipi di scarpe. Le scarpe che favoriscono maggiormente la metatarsalgia sono le scarpe col tacco, indossate dalle donne, e gli scarpini richiesti in determinati sport.

    Inoltre, sembra che giochino un ruolo determinante anche le scarpe troppo strette.



  • Sintomi e complicanze della metatarsalgia

    Sintomi e Complicazioni

    Il sintomo tipico della metatarsalgia è il dolore a livello dell'avampiede. Tale sensazione, di intensità variabile, può essere acuta, sorda oppure bruciante, e tende a peggiorare stando molte ore in piedi, correndo o camminando a lungo. Altri sintomi caratteristici della metatarsalgia, comunque meno comuni del dolore all'avampiede, sono:

    Dolori lancinanti, formicolio e intorpidimento alle dita dei piedi

    Sensazione di avere dei sassolini nelle scarpe

    COMPARSA DELLA SINTOMATOLOGIA

    La metatarsalgia può comparire in maniera graduale, ma anche in modo del tutto improvviso.

    La comparsa graduale è comune nei casi di sovrappeso/obesità, artrite reumatoide e deformità dei piedi. L'insorgenza improvvisa, invece, è più frequente tra coloro che decidono di cambiare radicalmente qualche loro abitudine quotidiana, per esempio passando da una vita sedentaria a un'attività sportiva intensa, oppure cominciando a indossare ogni giorno dei tipi di scarpe mai calzate in precedenza.


  • Metatarsalgia prevenzione

     Prevenzione

    Tre buoni consigli per prevenire la metatarsalgia sono:

    Indossare scarpe adeguate

    Munire le calzature di solette antishock o plantari appropriati.

    Perdere il peso in eccesso.

    Le scarpe, come detto più volte, giocano un ruolo determinante, pertanto è bene sceglierne un paio adatto alle caratteristiche del piede (specialmente se si è degli sportivi di medio-alto livello o se si è intenzionati a iniziare uno sport come la corsa).

    Le solette antishock riducono gli effetti dell'impatto con il terreno, mentre i plantari rimodellano i piedi affetti da particolari deformità.

    Infine, perdere i chili in eccesso riduce il carico sugli arti inferiori, soprattutto a livello di ginocchia, caviglie e piedi.


    CONSIGLIO PER GLI SPORTIVI: COME PREVENIRE LE RICADUTE

    Per prevenire la ricomparsa della metatarsalgia, è bene avere pazienza e riprendere le attività solo quando il dolore è completamente svanito.



  • Soluzioni tecniche

    Affidarsi ad un centro tecnico di eccellenza,  aiuta a trovare una soluzione che migliori l'appoggio del piede decomprimento il comparto muscolo tendineo e scheletrico interessato. Applicando un plantare ortopedico e seguire le indicazioni sulla corretta calzatura con suola ammortizzante.

    Inserti in Noene aiutano a diminuire l'impatto d'utro al suolo. se hai questi sintomi contattaci subito.



      Sesamoidite

  • Cos'è la sesamoidite?

    La sesamoidite è il dolore a livello delle ossa sesamoidi sotto la testa del 1o metatarso, con o senza infiammazione o frattura. La diagnosi è generalmente clinica. Il trattamento consiste, di solito, nella correzione delle calzature e nel plantare.

  • i dolori da sesamoidite

    Il dolore della sesamoidite viene avvertito sotto la base dell’alluce (la prima articolazione metatarsale). Il dolore peggiora di solito camminando, in particolare se si indossano alcuni tipi di scarpe con la suola sottile, flessibili o con tacco alto. La zona interessata può essere calda e gonfia e l’alluce può essere arrossato.

    La sesamoidite è una causa frequente di metatarsalgia. Le 2 ossa sesamoidi, di forma semilunare, sostengono il piede durante la deambulazione. L'osso mediale è il sesamoide tibiale e l'osso laterale è il sesamoide fibulare (perone). Un trauma diretto o un cambiamento della posizione delle ossa sesamoidi dovuta ad alterazioni nella struttura del piede (p. es., lussazione laterale dell'osso sesamoide dovuto alla deviazione laterale dell'alluce) possono causare dolore. La sesamoidite è particolarmente frequente tra i ballerini, i corridori e i soggetti che hanno un piede cavo o indossano tacchi alti. Molte persone con borsiti soffrono di sesamoidite tibiale.


  • Sintomi della sesamoidite

    Il dolore della sesamoidite viene avvertito sotto la base dell’alluce (la prima articolazione metatarsale). Il dolore peggiora di solito camminando, in particolare se si indossano alcuni tipi di scarpe con la suola sottile, flessibili o con tacco alto. La zona interessata può essere calda e gonfia e l’alluce può essere arrossato.

  • Sesamoidite trattamento

    Trattamento

    Nuove calzature, plantari, o entrambi

    Può essere semplicemente sufficiente non indossare le calzature che causano il dolore. Se i sintomi di sesamoidite persistono, si prescrivono scarpe con un plantare spesso e ortesi che aiutano a ridurre la pressione sui sesamoidi. Se è presente una frattura senza spostamento, può essere sufficiente un trattamento conservativo che può anche comportare l'immobilizzazione dell'articolazione con l'uso di una calzatura chirurgica a suola rigida.

    Possono essere utili FANS e infiltrazioni locali con soluzione di corticosteroide e anestetico locale. Sebbene la rimozione chirurgica del sesamoide possa aiutare nei casi refrattari, la sua utilità è ancora dibattuta a causa della possibilità di alterare la biomeccanica e la fase propulsiva del piede. In caso di infiammazione, il trattamento prevede misure conservative con infiltrazioni locali con soluzioni di corticosteroide/anestetico per ridurre i sintomi.


  • Soluzioni tecniche

    Affidarsi ad un centro tecnico di eccellenza,  aiuta a trovare una soluzione che migliori l'appoggio del piede decomprimento l'area interessata. 

    Per questa problematica abbiamo studiato un plantare che decomprime la parte sollecitata e migliora la deambulazione , un inserto in carbonio immobilizza l'articolazione diminuendo in modo sensibile l'infiammazione

    Applicando un plantare ortopedico e seguire le indicazioni sulla corretta calzatura, o modificare la sua scarpa inserendo un tacco ammortizzatore, aiuta molto  ad alleggerire il carico.



     Dita a martello 

  • Cos'è il Dito a Martello?

    Il dito a martello è una deformazione dell'articolazione interfalangea terminale, che rende impossibile la completa estensione delle dita della mano.

    Nella maggior parte delle occasioni, il dito a martello è causato da un evento traumatico: il tendine che consente di estendere la terza falange (distale) può stirarsi o rompersi; di conseguenza la punta del dito rimane in posizione di flessione e il suo raddrizzamento (estensione) diviene quindi impossibile.

    Dito a Martello la deformazione interessa più comunemente l'indice o il medio ed è conosciuta anche come Mallet finger o lesione di Segond-Bush. La diagnosi si basa sulla valutazione clinica, ma la prassi prevede di eseguire una radiografia per valutare l'eventuale presenza di un frammento osseo, che potrebbe essersi staccato in prossimità dell'inserzione del tendine a seguito di un trauma violento.

    a metatarsalgia è un disturbo del piede, caratterizzato da una sensazione dolorosa in corrispondenza delle ossa metatarsali area dietro le dita  due  tre e quattro nella parte plantare (che nel loro insieme formano il cosiddetto avampiede).

    A scatenarne la comparsa, di solito, interviene un insieme di fattori, i quali, se presi singolarmente, difficilmente provocherebbero la stessa sintomatologia dolorosa.

    La diagnosi di metatarsalgia richiede un accurato esame obiettivo e un'attenta analisi della storia clinica del paziente. In base al risultato delle ricerche diagnostiche, è possibile stabilire la terapia conservativa più appropriata. Il trattamento chirurgico è una possibilità assai remota, che viene praticata solo in casi davvero molto gravi.


  • Le cause del dito a martello

    Cause

    Il dito a martello è dovuto ad una flessione forzata dell'articolazione interfalangea distale (IFD, nell'ultima parte del dito della mano), che può provocare un danno tendineo (stiramento o rottura) oppure una frattura della parte dell'osso in cui questo tendine si inserisce (frattura da avulsione).

    Dito a martello le cause possono essere connesse sia ad un trauma importante, come durante l'attività sportiva, sia ad infortuni più banali, quali il rimboccare le coperte.

    Il dito a martello nella mano è un infortunio sportivo comune, che interessa soprattutto giocatori di softball, baseball, pallavolo, basket o portieri di calcio: durante il gioco, la palla, per essere catturata, colpisce la mano aperta e può provocare un'iperflessione od una rottura del tendine estensore vicino alla sua inserzione sulla falange distale.


  • Sintomi

    Sintomi

    I sintomi a carico del dito che ha subìto il danno possono includere:

    Dolore, soprattutto in caso di sforzo muscolare;

    Gonfiore; incapacità o difficoltà ad estendere totalmente il dito, con conseguente grave deficit funzionale ed estetico.

    In caso di trauma, i segni della lesione compaiono entro breve tempo.

    Ritardare il trattamento del dito a martello può causare danni funzionali permanenti o rendere più difficile la guarigione. Dopo l'infortunio è opportuno immobilizzare l'area interessata e rivolgersi al più presto al proprio medico o al pronto soccorso, affinché sia valutata l'entità della lesione: prima il dito a martello è trattato, migliore sarà il recupero. Il paziente dovrebbe cercare di mantenere la mano sollevata al di sopra del livello del cuore, fino a quando non sarà esaminata l'estremità durante l'esame obiettivo. La diagnosi del dito a martello è confermata per l'evidente presenza dei segni clinici sopra descritti. Un esame radiografico consente di stabilire il tipo di lesione (stiramento o rottura del tendine) e se è presente un eventuale frammento osseo (frattura da avulsione) alla base della falange distale. Le caratteristiche della lesione permettono di definire l'approccio terapeutico più adeguato da adottare.


  • Complicanze del dito a martello

    La complicanza più comune  é il conflitto piede scarpa. Se il dito a martello  é presente nel secondo terzo  o quarto dito.  Spesso il frizionamento prodotto con la calzatura da origine a callosità avvolte molto dolorose. Se avviene  al primo o quinto dito le problematiche più frequenti  si manifestano nel calzare le scarpe.


  • Soluzioni tecniche

    Affidarsi ad un centro tecnico di eccellenza,  aiuta a trovare una soluzione che migliori l'appoggio del piede decomprimento il dito o le dita interessate.

    Un'ottima soluzione é confezionare delle ortesi in silicone protettivo anti-batterico con lo scopo di proteggere l'area di conflitto eliminando cosi ogni fastidio ad esso associato.

    Applicando un plantare ortopedico e seguire le indicazioni sulla corretta calzatura  con materiali elasici o morbidi diminuisce il dolore sensibilmente.

    È possibile presso il nostro centro allargare rialzare e modificare qualsiasi calzatura per garantire al piede il massimo confort.



      Callosità

  • Cosa sono i calli?

    Generalità

    Cosa sono i Calli?

    I calli sono piccole e fastidiosissime lesioni che sorgono prevalentemente sul palmo delle mani, sulla pianta 

    Sebbene la causa sia spesso dovuta pressione locale ripetuta, come sfregamenti e pressioni eccessive, i calli possono talvolta dipendere da malattie (es. diabete) od intossicazioni da veleni.

    Estremamente comuni tra giovani, adulti ed anziani, tali lesioni si presentano come ispessimenti dell'epidermide, spesso tondeggianti, dall'aspetto ceroso e traslucido; al tatto, i calli sono ruvidi, rugosi ed irregolari.

    Quando crescono in determinate posizioni del piede, essi possono causare fastidio, dolore o compromettere perfino la postura e la camminata. In questa trattazione cercheremo di capire se esiste una cura efficace per rimuovere i calli e come si possono prevenire.

    In funzione della causa scatenante, si possono distinguere i calli da attrito e i calli da malattia o altri disturbi. Il trattamento e la prevenzione dei primi menzionati sono certamente più semplici rispetto ai secondi, per i quali, invece, è necessario l'intervento del medico.


  • Come prevenire i calli?

    Prevenzione

    Come Prevenire la formazione dei Calli?

    Come avviene per la maggior parte dei disturbi e delle patologie conosciute, la miglior cura per i calli è indubbiamente la prevenzione.

    A questo proposito, di seguito, sono elencate alcune importanti linee guida da mettere in pratica per prevenire la formazione dei calli da attrito, ossia dei calli che colpiscono comunemente gli individui sani:

    Utilizzare sempre i calzini di cotone, preferendo quelli senza cuciture rigide;

    Scegliere scarpe comode e adatte alle dimensioni dei piedi;

    Praticare spesso pediluvi caldi;

    Mantenere i piedi asciutti e puliti;

    Cambiare spesso scarpe e calzini;

    Se necessario, utilizzare plantari morbidi o cerottini prima di mettere le scarpe: la loro presenza attenua eventuali urti e pressioni contro le scarpe; non camminare scalzi; massaggiare la pelle con creme idratanti e nutrienti per mantenere elastica la cute.

    Se, invece, i calli costituiscono il sintomo e/o sono provocati da patologie, disturbi o avvelenamenti (come quello da arsenico), la prevenzione risulta essere più complicata.

    Per quanto riguarda i calli da avvelenamento, naturalmente, è necessario evitare il contatto con agenti tossici che ne possono causare la comparsa.

    Per quanto riguarda i calli da patologie o disturbi, invece, non sempre la loro formazione è evitabile, anche quando si è consapevoli di essere affetti da malattie o disturbi che ne possono causare la formazione. È questo il caso, ad esempio, dei calli che si formano nei pazienti diabetici, o psoriatici.


  • trattamento delle callosità

    Trattamento

    Come Eliminare i Calli?

    In genere, un soggetto in piena salute che si accorge della presenza di un callo necessita il trattamento podologico solo quando la lesione diviene dolorosa o crea seri disturbi.

    Nella maggior parte dei casi, infatti, per far scomparire il callo spontaneamente è sufficiente eliminare la fonte di attrito o pressione con un plantare anatomico. In un soggetto sano che lamenta fastidiosi e ricorrenti calli sotto i piedi, il trattamento più indicato consiste nell'utilizzo di prodotti cheratolitici contenenti particolari sostanze cheratolitiche.

    In alternativa al trattamento con agenti chimici - o, eventualmente, come trattamento complementare - i calli possono essere rimossi con uno specifico rasoio per calli. Tuttavia, dopo l'utilizzo di strumenti come il rasoio per calli, è consigliato l'utilizzo di creme o pomate antibatteriche per minimizzare il rischio d'infezioni.

    In alternativa al rasoio per calli, questi ispessimenti cutanei possono essere levigati con la pietra pomice. Eventualmente, è anche possibile effettuare un pediluvio prima di procedere alla levigazione meccanica con pietra pomice, in maniera tale da ammorbidire l'area di epidermide ispessita da trattare. Questa metodologia in un secondo momento è causa di riattivazione dell’ipercheratosi.


    In rari casi, i calli che provocano dolore e gravano sulla camminata del malcapitato portatore possono essere eliminati mediante intervento chirurgico: normalmente, questo genere di trattamento è volto a correggere il mal-allineamento delle ossa responsabile di attriti locali, quindi dei calli.


    Il discorso è differente, invece, per quanto riguarda i calli provocati da malattie o altri disturbi, per i pazienti diabetici e per tutti i soggetti che presentano una scarsa circolazione del sangue ai piedi. In simili circostanze, la presenza di uno o più calli potrebbe procurare serie conseguenze al malcapitato; pertanto, l'assistenza di un medico è indispensabile proprio per prevenire possibili complicanze.


    Infatti, oltre al trattamento dei calli in sé, il medico dovrà repentinamente intervenire sulla causa che ha favorito la loro comparsa (diabete o altre patologie, avvelenamenti da arsenico, ecc.).


  • Callosità nei pazienti diabetici

    Perché i Pazienti Diabetici vengono spesso colpiti dai Calli ai Piedi?

    La spiegazione è semplice: tra le varie complicanze del diabete non possono mancare le deformazioni ai piedi. Di conseguenza, le dita modulano il loro appoggio al terreno, tendono a piegarsi, costringendo il piede a premere ed urtare contro la calzatura in determinati punti. La pelle, assai fragile, è costretta a sopportare anomali carichi di lavoro; pertanto, si sviluppano piccoli calli da pressione, che possono degenerare in pericolosissime ulcere diabetiche sanguinanti. Il problema più grave è che se il diabetico non si rende conto del callo, questo può degenerare in ulcera senza che il paziente accusi alcun sintomo: il diabete, infatti, provocando una riduzione della capacità sensitiva impedisce al soggetto di accorgersi della lesione.


  • Prevenzione delle callosità sul piede diabetico

    Come prevenire i Calli in un Paziente Diabetico?

    Anche le piccole lesioni ai piedi come i calli possono essere l'immediata conseguenza di una scarsa attenzione per la propria igiene personale. Come ribadito, il paziente diabetico deve prestare estrema cura ai propri piedi: è dunque d'obbligo almeno un lavaggio al giorno, il cambio quotidiano dei calzini e l'utilizzo costante di creme idratanti ai piedi.

    Consigliati i calzini in cotone, di buona qualità e senza cuciture. Per la stessa ragione, il piede diabetico deve rimanere asciutto ed il paziente deve controllare la presenza di eventuali arrossamenti, tumefazioni, vesciche, bolle e quant'altro, ponendo attenzione a controllare anche l'eventuale presenza di piccoli calli tra le dita, sotto le unghie o sopra il quinto dito.

    I piedi degli anziani dovrebbero essere sempre adeguatamente controllati da una seconda persona, sia questo un familiare o un medico.

    La prevenzione dei calli in un paziente affetto da iperglicemia è la migliore arma contro le ulcere diabetiche ai piedi.


  • Soluzioni tecniche

    Affidarsi ad un centro tecnico di eccellenza,  aiuta a trovare una soluzione che migliori l'appoggio del piede decomprimento l'area interessata. 

    Per questa problematica abbiamo studiato un plantare che decomprime la parte sollecitata e migliora la deambulazione , la neuropatia e la vascolopatia impone una confezione di un plantare particolarmente morbido ed anatomico che  rientri nelle linee guida sulla gestione del paziente diabetico.

    Applicando un plantare ortopedico e seguire le indicazioni sulla corretta calzatura, o modificare la sua scarpa inserendo un tacco ammortizzatore, o una suola a barchetta aiuta molto  ad alleggerire il carico durante la deambulazione.



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Ortopedia tecnica del piede